Elevata affluenza alle 2 riunioni tenute il giorno lunedi 11 novembre presso AgriPat, oltre 90 tecnici agronomi ed esperti del settore nella mattinata e oltre 110 soci agricoltori si sono trovati per l’aggiornamento tecnico che ormai da 4 anni AgriPat e Consorzio Patata Italiana di Qualità mettono in campo.

Lo scopo è sempre il medesimo da 4 anni, cercare la soluzione migliore e più rapida possibile alla problematica elateridi (Agriotes spp.) che sta coinvolgendo tutto il settore pataticolo e, prima che diventi un flagello come la cimice asiatica, si vuole agire per dare ai produttori l’approccio più sostenibile possibile.

A onor del vero una vera e propria soluzione non è ancora stata individuata; ci sono però tante piccole azioni da mettere in atto che, se ben coordinate tra loro, possono permettere di continuare a produrre patate.

La giornata è stata conclusa con un intervento importante relativo alla nutrizione della patata tenuto dal Dr. Fiorenzo Pasquali esperto di nutrizione e account manager Italia per Yara e da un aggiornamento sulla situazione di Ralstonia Sonalacearum da parte del Dr. Tiziano Galassi del Servizio Fitosanitario Regionale.

Dopo il saluto inizale di Massimo Cristiani presidente del Consorzio Patata Italiana di Qualità, Andrea Galli ha introddo i lavori illustrando lo stato attuale del sistema pataticolo nazionale e regionale. Investimenti e dati produttivi che vedono il settore pataticolo sempre meno presente negli investimenti delle aziende agricole italiane. Nel 2006 si contavano oltre 70.000 ettari e da allora la linea di tendenza è inesorabilmente in discesa fino al 2018 con poco più di 46.000 ettari (i dati 2019 ISTAT non sono ancora completi). Calo meno importante sui dati regionali che vedono il dato del Contratto Quadro, siglato da AgriPat con le principali associazioni commerciali regionali, che è in calo passando da 250.000 ton del 2006 a 218.000 del 2018.

Il focus sulla patata di Bologna D.O.P. evidenzia invece uno zoccolo duro con produzioni in leggero aumento così come le rese medie unitarie di tutto il comparto regionale. Il lavoro più importante presentato dal direttore di AgriPat è la ricerca, che ha visto coinvolto tutto il comitato agronomico che fa capo al contratto quadro regionale, che ha avuto per oggetto l’incidenza del danno da elateridi sulla produzione pataticola del contratto quadro stesso. Elaborato su 2.325 ettari i risultati sono più che preoccupanti e sono il sale sulla coda del settore tecnico che deve lavorare a testa bassa per arginare l’invasione del malefico coleottero. L’indagine ha evidenziato che 1.567 ettari su 2.325 è stato, in percentuale variabile, colpito da elateridi. Ne risulta che poco più del 32% della superficie risulta indenne da elateridi. Scarica qui la presentazione completa di Andrea Galli

E’ stato poi il momento del Dr. Giacomo Accinelli che è entrato nel vivo delle prove tenute presso l’azienda di Giancarlo Bottazzi con la supervisione del Prof. Stefano Civolani Entomologo direttore del Centro di Saggio Innovaricerca. La premessa necessaria alla lettura dei dati è l’estrema difficolta nell’analisi dei risultati di quasi tutte le prove sperimentali su elateridi, per via della diposizione degli insetti solo in determinate zone degli appezzamenti, mai le stesse. Anche la randomizzazione delle parcelle alle volte non è sufficiente per rendere il risultato sperimentale significativo. L’azienda Bottazzi è stata scelta principalmente per la elevata percentuale di danni da elateridi che aveva obbligato l’azienda, già 5 anni fa, ad interrompere la coltivazione delle patate e mettere in vendita tutta l’attrezzatura. Nelle parcelle test il danno è arrivato anche oltre il 70%.

Anche i sovesci sono stati inseriti fra le attività in prova e siamo già al secondo anno di test, nel merito, una particolare varietà di sorgo è risultata interessante per il sovescio da fare con semina estiva e sovesciatura nel mese di ottobre nella fase di preparazione del letto di semina. Sono due anni invece che vengono provate brassicacee da sovesciare prima della semina, nel mese di marzo; l’uno o l’altro andranno adattati alle diverse tipologie di terreno del nostro territorio che possono consentire le operazioni. Una slide presentata dal Prof. Civolani, riguarda il progetto sperimentale che AgriPat e il Consorzio stanno mettendo a punto per il GOI del PSR 2014/2020 dal quale ci si aspettano risultati importanti, proprio perchè cerca di dare le risposte che stiamo cercando, partendo da un ulteriore studio sull’Agriotes per individuarne i punti deboli su cui poterlo attaccare. Scarica qui la presentazione di Accinelli e Civolani

Il Dr. Claudio Cristiani del Consorzio Agrario Dell’Emilia ha presentato 2 prove, effettuate come centro di saggio i cui risultati non sono qui ancora pubblicabili. Le prove hanno riguardato esperienze di lotta agli elateridi fatte principalmente con prodotti registrati in agricoltura biologica e distribuiti con ala gocciolante (manichetta). Azadiractina, Spinosad e Beauveria Bassiana sono stati provati con risultatai incoraggianti.

Federica Manucci e Giacomo Contarelli, dell’Area Ricerca e Sviluppo Consorzio Agrario di Ravenna, hanno invece presentato una “prova di verifica del timing applicativo di Naturalis nei confronti di Agriotes spp.”. Prova svolta su 3 parcelloni ripetuti in località Maiano di Fusignano (RA). Risultato in parte un pò scontato che conferma però l’utilità di frazionare il più ossibile le applicazioni a base di Beauveria Bassiana. La presentazione completa di Manucci e Contarelli la trovate qui.

Al Dr. Massimo Bariselli, Entomologo del Servizio Fitosanitario regionale, è stato invece chiesto di fare una sintesi dell’argomento. Sintesi non semplice in quanto i prodotti più efficaci verranno presto tolti dal mercato.

Si tratta di cogliere le opportunità delle nuove soluzioni •Adozione di agenti di bio-controllo (BCA) •Funghi antagonisti •Nematodi entomopatogeni •Impiego di nuove tecniche per la difesa •Confusione sessuale e disorientamento •Lanci di ausiliari con i droni •Pacciamature biodegradabili •Piante biocide e bio fumiganti •Reti protettive •Azioni di Intelligence e di monitoraggio •Modelli previsionali •Sistemi di monitoraggio.
Scarica qui la presentazione completa del Dr. Massimo Bariselli

Il Dr. Fiorenzo Pasquali di Yara ha tenuto poi una lezione sulla nutrizione della patata riportando prove di 2 anni fatte in collaborazione con il Consorzio Patata Italiana di Qualità. Le prove hanno riguardato la nutrizione in generale e quali problematiche possono essere risolte con una fertilizzazione ottimizzata. Produzione ed elevata qualità sono possibili anche per varietà notoriamento meno produttive come Primura ma particolarmente apprezzata dal mercato. La presentazione completa la ritrovate qui.

Il Dr. Tiziano Galassi del Servizio Fitosanitario Regionale ha illustrato il risultato dei monitoriaggi e la situazione di Rasltonia Solanacearum in Regione

Il Presidente di AgriPat Matteo Todeschini, nel congedarsi, ha lanciato una sollecitazione ai tecnici ad essere chiari divulgatori degli argomenti trattati ed auspicato soluzioni di più facile e pronta applicazione, consapevole che il mercato e i consumatori dovranno inizare a rendersi conto delle difficoltà in cui opera un’azienda agricola media nel produrre patate. Difficoltà che non è ancora sufficientemente ripagata in relazione all’elevato rischio a cui il produttore va incontro producendo patate.