Il Servizio Fitosanitario Regionale si è attivato per dare la massima informazione agli agricoltori sulla problematica Ralstonia Solanacearum che nel 2018 ha colpito il territorio regionale. Il giorno 28 febbraio a Parma si è tenuto l’incontro regionale, alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura Simona Caselli. AGRIPAT ha ritenuto utile per i produttori di patate indire un incontro apposito in collaborazione con lo stesso Servizio Fitosanitario.

Resoconto dell’incontro del 12 marzo 2018

Le slides di presentazione sono disponibili cliccando il testo evidenziato in arancione.

Dopo un rinvio, resosi necessario a causa delle condizioni meteo avverse, lunedì 12 marzo 2018 si è svolto l’incontro che ha visto la presenza di un folto numero di tecnici del comitato Agronomico e produttori di patate.

In apertura il Presidente Michele Filippini ha spiegato meglio le finalità dell’incontro ringraziando tutti per la presenza.

Andrea Galli ha presentato quindi gli interventi secondo programma.

Il primo intervento ha visto Rossella Gozzi fare il punto spiegando ai convenuti la natura del batterio oggetto dell’incontro e le possibilità di ambientazione che ha con uno scorcio sulle normative europee che il Servizio sta applicando.

L’intervento di Anna Piana ha poi fatto il punto sui controlli svolti nel corso del 2017 con un flash su quelli precedenti e sul “modus operandi” che il Servizio ha attuato nel rispetto della normativa. Anna Piana, a nome del Servizio, ha voluto ringraziare i tecnici del Comitato Agronomico che hanno collaborato attivamente con gli ispettori fitosanitari nella fase dei controlli resisi necessari.

Franco Finelli è intervenuto , forte della sua esperienza ultraventennale nel settore, è intervenuto per illustrare il piano di intervento messo a punto dal SFR. Finelli ha ricordato che dal 96 ad oggi il SFR ha controllato almeno 2500 lotti di patate transitati sul territorio bolognese. Finelli ha affermato che nelle intenzioni istituzionali le Norme di Legge assimilano l’operatività del Servizio Fitosanitario all’operatività della Protezione Civile ma in ambito fitosanitario. Finelli ha quindi illustrato le azioni che il Servizio ha messo in campo per il 2018 al fine di verificare l’eventuale presenza e confermare l’eradicazione del patogeno.

Nella fase di discussione si è affrontato il tema della possibilità di avviare alla trasformazione industriale le partite di patate trovate infette, così come si sta pensando di fare nel settore del pomodoro che si incontrerà a breve con il Servizio Fitosanitario Regionale. Nel settore pataticolo la questione trasformazione industriale è più complicata da realizzare in quanto la specializzazione del settore industriale obbliga a valutare caso per caso il possibile utilizzo industriale della materia prima disponibile.

Per limitare la diffusione di questo patogeno da quarantena resta fondamentale la prevenzione da attivare attraverso le rotazioni lunghe.
Una buona abitudine che i produttori di patate devono iniziare ad avere è quella di pulire dai residui di terreno e disinfettare con soluzioni battericide l’attrezzatura quando si passa da una azienda all’altra.
Buona abitudine sarebbe tenere sempre a disposizione soluzioni di Ipoclorito di sodio o Benzalconio Cloruro ovvero sali quaternari di ammonio nella corretta diluizione.

Per la s.a. Benzalconio Cloruro la disinfezione si ha ad una concentrazione di 1 g/l di principo attivo, occorre controllare sulle confezioni la concentrazione e diluire fino alla concentrazione ottinmale. Il Benzalconio Cloruro, alla concentrazione indicata, non intacca i metalli. La s.a. Ipoclorito di sodio invece va utilizzato alla concentrazione del 7% di coloro attivo.

L’azione di disinfezione dell’attrezzatura, quando si passa da una azienda all’altra, doverebbe diventare una abitudine per tutti gli agricoltori fino a non accettare che si entri nei propri campi con attrezzature con residui colturali o di terreno. Prendere questa buona abitudine limita la diffusione generalizzata di molti avversità fitosanitarie e non solamente di Ralstonia.

Sul fronte dei rimborsi alle aziende agricole colpite è stato confermato lo stanziamento di 250.000 euro da parte della Giunta Regionale in favore dei produttori colpirti e gravati da provvedimento fitosanitario.
E’ stata colta la presenza in sala di Tiziano Galassi del SFR al quale è stato chiesto un parere a conclusione della giornata.

Conclusioni

L’appello finale resta sempre quello, valido per ogni malattia da quarantena, ovvero che il problema resta la malattia da quarantena e non chi la subisce o la rileva. E’ quindi opportuno, oltre che essere un obbligo di Legge, segnalare ogni benché minimo sospetto al Servizio Fitosanitario. Ne và del futuro proprio di chi non denuncia e del settore che verrebbe così a regredire senza apparente motivo.