Inizia una nuova campagna pataticola e Agripat vuole condividere tutte le informazioni tecniche

con l’intento di aiutare i propri soci nelle scelte che dovranno fare durante il ciclo produttivo.

Innanzitutto conoscere il terreno dove si andrà a trapiantare è indispensabile: colture in precessione, se sono terre in affitto, tessitura (argilla, limo, sabbia), fertilità (tramite analisi) per conoscere la reale presenza della sostanza organica e almeno dei macro nutrienti: azoto, fosforo e potassio.

I tanti problemi fitosanitari, provocati soprattutto dai danni da elateridi, aumentati nel corso degli ultimi anni, stanno condizionando le scelte delle aree da coltivare a patate. Le zone produttive delle terre sabbiose risultano, al momento, meno “accoglienti” per il “ferretto” e registrano un aumento degli ettari investiti.

  Sia per i terreni più o meno argillosi, maggiormente per quelli sabbiosi, è fondamentale ricordare quanto asportano le patate per fare i giusti calcoli nelle concimazioni. Questa pratica deve tener conto anche delle specifiche esigenze delle singole varietà e della destinazione d’uso dei tuberi.

Una produzione di  400 qli/ha di patate vengono asportate circa le seguenti unità fertilizzanti:

Azoto     (N)     160

Fosforo  (P)        40

Potassio (K)     320

Calcio   (Ca)       80

Magnesio (Mg)  40

Zolfo  (S)            30

Qui sotto anche un grafico dei consumi degli elementi durante il ciclo produttivo:

fonte Yara

 In questi giorni, nei magazzini di lavorazione, si stanno manifestando delle difettosità nei tuberi causati, molto probabilmente, dalle alte temperature della scorsa primavera estate.

  Il mantenimento di un buon tenore di umidità nel terreno, ha visto impegnati al massimo gli agricoltori  ma, con temperature superiori ai 30 °C, le piante non sono recettive e in questi casi si blocca in modo anomalo tutta la fase vitale della pianta, compresa l’assimilazione dell’acqua e degli elementi nutritivi da parte dell’apparato radicale. Queste alte temperature hanno condizionato la formazione dei tuberi e si è irrigato molto per ottenere migliori calibri commerciali magari utilizzando qualche unità di azoto, nonostante il costo. Il tutto ha portato ad ottenere, in diversi casi, delle patate con un basso tenore di sostanza secca con conseguente bassa conservabilità: patate come spugne non si conservano bene e portano a questi risultati.

Per fare superare lo stress termico e idrico alle piante si può fare uso di biostimolanti osmoprotettori specifici a base di Glicinbetaina.

Per conservare più a lungo questo prodotto occorre adottare tutte le azioni finalizzate a contrastare l’avvizzimento dei tuberi, riducendo il fenomeno della “bolla nera” come si evidenzia dalle foto, difetti che si manifestano, maggiormente nelle “produzioni di sabbia”, ma non solo, dal mese di gennaio ed obbliga i confezionatori a vendite entro tale periodo.

Quali sono le cause che portano a tutto questo?

Sicuramente la carenza di Potassio e di Calcio, oltre che della Sostanza Organica rappresentano i principali problemi da evitare.

La concimazione è dunque la prima operazione colturale da ben gestire per ottenere i migliori risultati qualitativi e con questo obiettivo facciamo alcune considerazioni tecniche da ricordare nella scelta dei concimi.

La scelta del concime deve comprendere anche la reale disponibilità per le piante degli elementi nutritivi che si apportano con la concimazione . A questo scopo riportiamo la tabella che mette in evidenza i coefficienti di utilizzazione  dei principali macroelementi apportati con differenti tipologie di prodotti:


Tratto da “La concimazione organo minerale: perché di una scelta” A.Benedetti,S.Canali dell’Istituto Sperimentale della Nutrizione delle piante-supplemento a Terra e Vita.

E’ evidente che l’apporto degli elementi con concimi organo minerali renda più efficiente l’assorbimento degli elementi nutrizionali  da parte dell’apparato radicale della pianta oltre che apportare  preziosa sostanza organica.

Ulteriore indicazione da osservare è il mantenimento dell’equilibrio tra Potassio, Calcio e Magnesio e Zolfo in quanto la supremazia di uno di questi ostacola l’assorbimento degli altri.

Per semplicità le unità da distribuire per fare un ettaro di patate, i produttori francesi seguono la formula “magica” 2-1-3 che significa : 200 unità di AZOTO, 100 unità di Fosforo e 300 unità di Potassio.

Il potassio, caratterizza la qualità

La patata è una specie definibile ad alto fabbisogno di Potassio K ( si dice appunto potassofila).Questo elemento, che  determina la resa e la qualità delle patate, conferisce il turgore delle cellule; la pianta necessita di meno acqua per chilogrammo di biomassa e risulta perciò più resistente a stress idrici, dando una maggior conservabilità ai tuberi.

 Solitamente il potassio è presente in quantità maggiori nei terreni argillosi ne consegue che  per quelli sabbiosi ne occorrono apporti maggiori. Il contenuto variabile di K nei diversi minerali comporta la formazione di un terreno con tanto più potassio totale quanto maggiore è il contenuto di argilla e limo; questo, però, non significa una maggiore disponibilità per le piante, perché i terreni argillosi possono fissarne una elevata quantità.

Il primo sintomo di una carenza di potassio è la diminuzione del turgore cellulare delle piante colpite, le cui foglie appaiono prive di forza, pendono verso il basso e si scolorano; mentre le decolorazioni e i fenomeni di deperimento che compaiono per la mancanza di Mg cominciano sempre al centro della foglia e tra le nervature, quelle collegate alla mancanza di K hanno sempre inizio dai margini. Al progredire della carenza, queste parti della foglia si decolorano ulteriormente e vanno soggette a necrosi sparse che tendono a confluire. Tutta la pianta assume un aspetto floscio, appassito; questo stato viene definito come “portamento appassito” in opposizione al “portamento rigido” che compare per la mancanza di Fosforo . Questi fenomeni compaiono sia per una carenza di potassio relativamente accentuata nel  terreno sia per una lieve carenza latente, specie quando si hanno lunghi periodi di siccità.

Importante da ricordare: i concimi potassici con base Cloruro, creano stress come con il Sodio (Na); non fare un uso eccessivo di concimi a base solfatica perché inibiscono l’importante assorbimento del Calcio.

In termini di resa, il momento più opportuno per effettuare la concimazione potassica e magnesiaca è in pre-semina; si può intervenire al più tardi alla rincalzatura.

Per via fogliare sono utilizzabili formulati ad alto contenuto di potassio ( es.K 56%), senza azoto, per bloccare la pianta e portare i tuberi alla maturazione finale.

AZOTO (N) supporta la pianta:

L’azoto, a seconda delle varietà (quindi non è bene standardizzare la concimazione) è bene somministrarlo nelle forme nitriche e ammoniacali, evitando di dare forme ureiche, le quali porteranno la patata a gonfiarsi solo di acqua, non inspessire la buccia causando una alta sensibilità dei tuberi ai danni meccanici in fase di raccolta.

L’azoto è un nutriente importante per la coltivazione della patata soprattutto per lo sviluppo dell’apparato fogliare . Tuttavia, l’azoto in eccesso promuove un eccedente sviluppo fogliare a scapito dell’efficacia della tuberizzazione e ritarda la maturazione dei tuberi.

  Si sconsiglia il solfato ammonico, soprattutto nelle prime fasi vegetative perché potrebbe influenzare la crescita armonica della pianta.

 Soprattutto nei terreni sabbiosi è importante distribuire tutto il concime prima o durante la semina, poi ad ingrossamento tuberi, apportare Nitrato di Potassio.

FOSFORO (P) stimola le radici:

Il Fosforo, elemento poco mobile, è fondamentale che venga sempre distribuito prima o durante la semina per stimolare l’effetto “starter” alla futura pianta con la formazione di un buon apparato radicale.

 La presenza nel terreno di Fosforo evita anche problematiche di cuore cavo e limita una buona velocità della linfa.  La disponibilità  del Fosforo la possiamo già verificare leggendo le etichette dei concimi che ci raccontano in che percentuale si scioglie in acqua, dando il segnale di vera efficienza del concime.

CALCIO (Ca)assicura conservabilità e consistenza ai tuberi:

Di fondamentale importanza per la patata è anche la somministrazione di Calcio (Ca). Il Calcio, viene normalmente assimilato 80/100 U/Ha; normalmente i nostri campi ne sono ricchi per tanto, qualora non si fosse nella condizione di somministrare il Calcio attraverso l’irrigazione (manichetta), si dovrà stimolare l’assorbimento radicale tramite trattamenti fogliari a base di alghe o aminoacidi o biostimolanti. In tutti casi il metodo più efficace, per apportare Calcio è quello fornito dalle concimazioni in semina o rincalzatura. Anche l’efficiente e costante irrigazione ne aiuta l’assorbimento.

Il Calcio conferisce una maggior resistenza meccanica a cellule e tessuti vegetali; induce una minor sensibilità alle fisiopatie. La carenza di Calcio solitamente si evidenzia su piante eccessivamente vigorose e squilibrate tanto che i tuberi di calibro maggiore ne hanno un contenuto inferiore.

Nei terreni sabbiosi, con poco Calcio, occorre distribuire tanto Azoto quanto Calcio, mentre in quelli argillosi meglio una proporzione 150 di Azoto e 100 di Calcio.

Sostanza Organica: la vita del terreno

La bassa presenza di sostanza organica nei terreni risulta importante per la qualità e quantità della produzione. La distribuzione di concimi organici risulta importante nella distribuzione autunnale e grande importanza ricopre la composizione e la tipologia dello stesso (bovino, pollina, ovino, ecc): non tutti questi prodotti sono efficaci su patata e la conoscenza delle caratteristiche risulta indispensabile.

 Anche le coltivazioni intercalari di sovescio (esempio sorgo sudanense, crotolaria e rafano) aumentano il contenuto di sostanza organica e migliorano le caratteristiche chimico/fisiche del terreno.

Per questi motivi in tutti i campi devono essere redatti i piani di concimazione in base ai dati delle analisi del terreno che sono state fatte ed è importante leggere attentamente le etichette dei diversi concimi dove potrete capire meglio cosa andrete a distribuire nel terreno.