
Il batterio del marciume anulare, scientificamente noto come Clavibacter michiganensis subsp. Sepedonicus, rappresenta una minaccia significativa per le colture di patate, con la sua natura altamente infettiva e la sua resilienza in vari ambienti. Comprendere le caratteristiche, i sintomi e le misure preventive associate a questa malattia è fondamentale per salvaguardare la coltivazione della patata.
Il batterio del marciume anulare mostra una notevole resilienza, svernando principalmente nei tuberi da seme e sopravvivendo fino a 2 anni come melma essiccata su varie superfici come coltelli da taglio, contenitori di stoccaggio, attrezzature e materiali di imballaggio. In particolare, il batterio resiste alle temperature gelide, sottolineando ulteriormente la sua persistenza attraverso le stagioni.
La diffusione del marciume anulare avviene principalmente dai pezzi di seme infetti ai tuberi sani durante il taglio e la semina dei semi. I coltelli taglia-sementi e i raccoglitori contaminati fungono da potenti disseminatori, sfruttando le ferite fresche come punti di ingresso per i batteri nel tubero. Inoltre, il contatto diretto tra piante malate e piante sane, nonché il trasporto tramite attrezzature agricole e alcuni insetti, contribuiscono alla diffusione capillare della malattia.
Una delle caratteristiche distintive del marciume anulare è la variabilità nell’espressione dei sintomi tra le diverse varietà di patate. Alcune piante e tuberi possono trasportare i batteri senza mostrare sintomi visibili, fungendo quindi da potenziali portatori della malattia. Inoltre, le condizioni meteorologiche svolgono un ruolo nella manifestazione dei sintomi, poiché i climi freschi e umidi possono nascondere i sintomi, portando a infezioni latenti che possono essere ulteriormente complicate dall’invasione batterica secondaria.
Nelle stagioni calde e secche, il marciume anulare progredisce rapidamente, con i primi sintomi che compaiono sulle foglie inferiori intorno a metà stagione. La malattia si manifesta attraverso sintomi distinti nel fogliame, negli steli e nei tuberi. Ingiallimento, avvizzimento e necrosi delle aree internervali e dei bordi fogliari caratterizzano i sintomi fogliari, mentre masse batteriche bianco crema possono essere osservate nel tessuto dello stelo interessato. I tuberi infetti presentano tipicamente crepe a forma di stella nella pelle, accompagnate dallo sviluppo di marciume inodore nell’anello vascolare, che può essere ulteriormente complicato da un’invasione batterica secondaria, che porta a marciume maleodorante e potenziale distruzione dei tuberi.
Data la gravità del marciume anulare, le misure preventive sono fondamentali per mitigarne l’impatto. L’utilizzo di patate da seme certificate, la semina di semi interi a goccia singola e la disinfezione di coltelli da taglio, contenitori di stoccaggio, attrezzature e strumenti sono pratiche essenziali. Evitare l’uso di fioriere raccoglitrici e garantire una disinfezione frequente durante le operazioni di taglio e semina sono passaggi fondamentali per prevenire la diffusione della malattia.
Comprendendo la natura del marciume anulare, riconoscendone i sintomi e implementando rigorose misure preventive, i coltivatori di patate possono proteggere in modo proattivo i loro raccolti da questa formidabile minaccia, garantendo la salute e la produttività delle loro attività agricole.

Fonte: https://it.potatoes.news/understanding-ring-rot-disease-in-potatoes/Daily-News