tratto da https://www.freshplaza.it/

Il mercato globale delle cipolle si trova in una situazione tumultuosa in molte aree del mondo, per lo più a causa del clima imprevedibile nei Paesi di produzione.

Nei Paesi Bassi, nonostante i prezzi elevati, permangono preoccupazioni sulla qualità delle cipolle da semina olandesi e sulle fatture non pagate della stagione precedente. La Germania prevede un raccolto inferiore alla media, soprattutto a causa dei ritardi nei raccolti di inizio estate e della prospettiva di un aumento delle cipolle fuori misura. L’Austria è alle prese con livelli di raccolto inferiori e con l’aumento degli spread di prezzo, che rendono meno accessibili i mercati di esportazione. La Francia, pur godendo di una stagione promettente per le cipolle, si trova ad affrontare potenziali spostamenti della domanda in quanto altri Paesi, come l’India e la Spagna, incontrano difficoltà nel raccolto. L’Italia, colpita dal maltempo, registra un calo significativo della produzione di cipolle, ma beneficia di prezzi più elevati. In Spagna la domanda di cipolle supera l’offerta, grazie alle scarsità delle scorte e alle opportunità di esportazione.

L’Egitto ha imposto un divieto temporaneo sulle esportazioni di cipolle per stabilizzare i prezzi locali alle stelle, mentre il Sudafrica si trova ad affrontare prezzi fluttuanti, influenzati da precedenti problemi di eccesso di offerta. La Cina riferisce di quotazioni stabili per le cipolle, dopo aver registrato una precedente impennata della domanda, mentre il Nord America dà il via alla raccolta autunnale, con aspettative di buona qualità e una domanda costante da parte dei consumatori. In mezzo a questi diversi scenari, il mercato globale delle cipolle rimane in uno stato di fluttuazione.

Paesi Bassi: prezzi elevati, ma problemi di qualità per le cipolle da semina
Nei Paesi Bassi le rese delle cipolle variano notevolmente. Il prezzo è alto, con un prezzo a sacco vicino a 0,50 euro, ma i confezionatori affermano che non tutte le fatture della scorsa stagione sono state pagate, e ciò rende il commercio cauto. Inoltre, a causa dei prezzi elevati c’è una concorrenza da altri Paesi produttori di cipolle, come la Cina, sulle destinazioni dell’Estremo Oriente. Il lato positivo è che i costi di trasporto via mare verso l’Asia sono diminuiti notevolmente.

Per quanto riguarda le cipolle rosse, l’offerta è molto limitata e i prezzi sono estremamente elevati. I confezionatori mettono in guardia sulla scarsa qualità dei bulbi da semina, ma vedono buone prospettive per la seconda metà della stagione, quando le cipolle scadenti saranno fuori dal mercato. “È possibile che dopo Capodanno si paghi un prezzo elevato per le cipolle di buona qualità, ma non posso dare alcuna garanzia”.

Germania: previsto un raccolto inferiore alla media
Per quest’anno i coltivatori di cipolle della Germania orientale prevedono un raccolto inferiore alla media. La raccolta non è ancora terminata, ma i primi risultati sono già evidenti, secondo un portavoce della Mitteldeutsche Zwiebelkontor, la più grande associazione di coltivatori della Germania centrale e orientale. Tuttavia, è ancora presto per un bilancio finale.

A causa delle abbondanti piogge, la raccolta delle cipolle di inizio estate nelle regioni di coltivazione occidentali è iniziata in ritardo, ma le scorte più tardive sono state raccolte in tempo. Nel complesso, le rese lorde saranno normali, ma gli operatori si aspettano un aumento della quota di cipolle di calibro superiore a 70 mm. A lungo termine si prevede una leggera espansione delle superfici coltivate a cipolle gialle estive.

Austria: previsto un raccolto più basso
Anche se per un breve periodo le piogge interromperanno la raccolta delle cipolle, nei prossimi giorni sarà possibile completare il lavoro di raccolta in Austria. Il risultato complessivo dovrebbe essere inferiore al livello dello scorso anno. La commercializzazione interna è tranquilla, mentre l’attività di esportazione si svolge su scala ridotta, dato che il livello dei prezzi della merce è spesso troppo alto per i mercati di esportazione. Nei prezzi alla produzione si osserva una forbice sempre più ampia. All’inizio della 38ma settimana, a seconda della qualità, sono stati pagati 45-50 euro/100 kg per le cipolle di medie dimensioni pulite e selezionate in cassetta. I prodotti di piccolo calibro e i lotti più deboli non si avvicinano a questo livello di prezzo, mentre le quotazioni delle rare cipolle di grandi dimensioni sono significativamente più alti.

Francia: la stagione inizia con prezzi elevati
Sebbene la stagione 2023 delle cipolle gialle si preannunci migliore di quella dell’anno scorso, che è stata catastrofica in termini di volumi e prezzi, l’attuale campagna ha avuto un inizio complicato, secondo un operatore. La produzione francese di quest’anno sta registrando buone rese. La maggior parte dei calibri sono medi, con poche cipolle grandi. Sul mercato, tuttavia, i prezzi sono attualmente molto alti. I coltivatori sono soddisfatti dei prezzi elevati, ma la tendenza potrebbe invertirsi prima del previsto, vista la situazione in altri Paesi. Alcuni di loro stanno incontrando serie difficoltà con i loro raccolti. È il caso dell’India, ad esempio, dove quest’anno i raccolti sono in calo. Il governo ha quindi introdotto una tassa del 40% su tutti i prodotti che attraversano i suoi confini.

I mercati africani e asiatici, che di solito si riforniscono dall’India, potrebbero quindi rivolgersi alla Francia. La situazione è simile in Spagna, dove la siccità ha causato un inizio di stagione catastrofico. Le cipolle sono molto danneggiate e per la maggior parte destinate all’industria. La situazione è la stessa nei Paesi Bassi, ma questa volta a causa del maltempo. I coltivatori sono stati costretti a seminare più tardi del solito e il freddo che è seguito a maggio ha causato un ritardo nella crescita vegetativa. Vista la situazione, i Paesi con problemi di produzione potrebbero rivolgersi alla Francia.

Italia: il maltempo provoca un calo del 50% nel raccolto
Le stime sulla produzione di cipolla parlano di un calo del 50% per la gialla e del 40% per bianca e rossa. Si tratta di un dato riportato da un importante commerciante del nord d’Italia che importa anche prodotto dall’estero. L’andamento meteo del 2023 è la prima causa di questa contrazione produttiva. Allo stesso tempo i prezzi sono molto elevati, con una media di 0,95-1,00 €/kg per cipolle confezionate in uscita dagli stabilimenti di lavorazione.

Per fortuna gli Elateridi hanno colpito meno rispetto al 2022, quindi la qualità media è più elevata. Il commerciante dice che a mancare maggiormente anche all’estero è la cipolla gialla, Inoltre, per gli importatori italiani i prezzi sono in crescita: dall’Austria, ad esempio, 1 kg di cipolla gialla sfusa costa 0,70 €, trasporto e lavorazione esclusi.

Le cipolle fresche, in tutte le loro tipologie, sono acquistate da quasi 20 milioni di famiglie italiane, almeno una volta l’anno (dati GfK Consumer Panel). Il segmento biologico non riscuote particolare successo, è possibile che l’acquirente non ne percepisca il valore aggiunto a fronte di un prezzo medio più alto di circa il 60%.

Spagna: da luglio la domanda supera l’offerta
“I prezzi sono rimasti fermi finora, con il coltivatore che viene pagato tra 0,40 e 0,50 euro/kg a seconda dei calibri. Le scorte sono rimaste basse, soprattutto a partire dal mese di aprile, quando si sono esaurite quelle di magazzino e sono state piantate poche cipolle nelle zone temperate come l’Andalusia. Da quel momento in poi gli stock sono stati molto ridotti e praticamente tutto ciò che è stato raccolto nelle diverse zone è stato venduto rapidamente, nonostante i prezzi elevati. A luglio questa situazione si è interrotta brevemente in coincidenza con la raccolta delle cipolle Medio Grano a Ciudad Real, ma poi, alla fine di luglio, c’è stato un vuoto nell’offerta a causa della carenza di bulbi dovuta a una forte infezione di peronospora”, spiega un operatore del settore.

I prezzi sono risaliti e da allora la domanda ha superato l’offerta. Va anche detto che, a causa del ritardo nel raccolto europeo, durante l’estate molte cipolle sono state esportate, ad esempio nel Regno Unito, e questo ha contribuito a non fare accumulare le scorte.

Per quanto riguarda lo stoccaggio, l’incertezza è piuttosto alta al momento. “Non si sa ancora come le ultime piogge di settembre influiranno sulla qualità e sulla capacità di stoccaggio. Bisogna considerare che nella zona di Madrid, a nord di Ciudad Real, a Toledo e, sebbene in misura minore, anche a Cuenca, le tempeste hanno devastato una vasta area e quelle cipolle non saranno adatte allo stoccaggio”.

Egitto: il governo annuncia il divieto di esportazione per 3 mesi
Lo scorso 20 settembre il governo egiziano ha annunciato un divieto di esportazione delle cipolle per 3 mesi, giustificandolo con l’aumento vertiginoso dei prezzi sul mercato locale. Secondo il quotidiano Al Ahram, di proprietà del governo, il prezzo delle cipolle è salito a 1,06 euro/kg in alcuni mercati locali in Egitto, rispetto a 0,80 euro del mese scorso e a 0,36 euro di un anno fa.

Secondo un esportatore egiziano, l’aumento dei prezzi sul mercato interno è dovuto a diversi fattori, tra cui la riduzione delle superfici coltivate in Egitto in questa stagione, la carenza globale di cipolle e la svalutazione della Sterlina egiziana. L’esportatore afferma: “I prezzi delle cipolle sono stati alti già all’inizio della stagione, a causa della riduzione delle superfici coltivate in Egitto, seguiti da un aumento della domanda globale, in quanto il mercato delle cipolle è stato influenzato dall’aumento dei prezzi e dalla riduzione della produzione a livello mondiale. I prezzi all’ingrosso sono partiti da circa 375 euro per tonnellata all’inizio della stagione, per poi salire a circa 563 euro per tonnellata questo mese”.

L’esportatore aggiunge: “Nell’immediato questa decisione stabilizzerà i prezzi delle cipolle sul mercato interno. Ciò contribuirà a migliorare le quotazioni della prossima stagione. Inoltre, la superficie coltivata a cipolle in Egitto sarà maggiore nella prossima stagione, data l’elevata domanda a livello globale e l’irregolarità che contraddistingue sempre più la produzione europea e mondiale”.

Un altro esportatore di cipolle egiziano ha dichiarato che i cipollotti, la cui stagione è appena iniziata in Egitto, non sono interessati dal divieto di esportazione.

Sudafrica: i prezzi più alti di sempre a maggio
Attualmente le cipolle sono in fase di raccolta nella zona di Brits (Provincia del Nord-Ovest) e nel Limpopo; a partire dalla metà di ottobre sarà la volta del Capo Settentrionale. Il Capo Occidentale, l’unica zona che esporta, inizia di solito a gennaio.

I prezzi sono stati molto alti quest’anno, spesso a 4,2 euro e oltre per un sacco da 10 kg; i coltivatori del Limpopo sono rimasti scottati dall’anno scorso a causa dell’eccesso di offerta e i prezzi bassi e hanno piantato in modo conservativo quest’anno. Se solo avessero potuto guardare nella sfera di cristallo: infatti, a maggio i prezzi erano i più alti di sempre, raggiungendo gli 8,5 euro per sacco da 10 kg.

Le quotazioni sono poi scese rapidamente, ma anche i prezzi di luglio e agosto sono stati ben più alti del 2022. “Ci sono stati agricoltori che hanno detto di non aver mai ricevuto 4,7 euro per un sacco da 10 kg prima d’ora, quindi alcuni hanno raccolto le loro cipolle un po’ più verdi, con conseguenti complicazioni per la durata di conservazione”, dice una fonte del settore. L’offerta sul mercato si è accumulata per un po’ e questo ha fatto scendere i prezzi.

Il prezzo al chilogrammo è ora di 0,34 euro per i sacchi da 10 kg di cipolle (0,46 euro/kg per le cipolle in sacchi da 3 kg), ancora significativamente più alto dei prezzi abituali in questo periodo dell’anno.

Le interruzioni di corrente influiscono sul numero di ettari che possono essere irrigati e sulle pompe che possono funzionare. I lavoratori agricoli devono alzarsi a tutte le ore della notte per far funzionare l’irrigazione quando c’è elettricità.

Cina: prezzi in calo, mercato stabilizzato
I prezzi delle cipolle cinesi sono stati relativamente alti, mentre le esportazioni sono aumentate durante la primavera e l’inizio dell’estate di quest’anno. “Dalla fine dell’estate, tuttavia, i prezzi sono scesi e attualmente sono stabili – riferisce un coltivatore ed esportatore di cipolle dello Shandong – All’inizio della stagione la domanda era impazzita. Ultimamente ho chiesto prezzi più bassi perché il mercato sembra essersi stabilizzato. Abbiamo anche sentito che i prezzi delle cipolle olandesi sono diminuiti”.

La qualità delle cipolle è buona e tutta la raccolta è stata completata. Le condizioni meteorologiche non hanno influito in modo significativo sul raccolto. La manodopera è e rimane un problema importante: “È difficile trovare lavoratori per le aziende agricole e i prezzi della manodopera sono molto alti. Questo potrebbe influire sull’esportazione e sulla consegna delle cipolle dalla Cina. Anche con una paga doppia facciamo fatica a trovare lavoratori agricoli”. Nel complesso, però, c’è una generale soddisfazione per la stagione estiva 2023.

Nord America: alcune regioni assistono a un inizio più tardivo della raccolta di prodotto autunnale
L’offerta di cipolle del nuovo raccolto è stabile e sta aumentando con l’inizio della raccolta autunnale. Attualmente in regioni come il Wisconsin le forniture sono più deboli rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a causa della mancanza di precipitazioni all’inizio dell’estate, secondo uno spedizioniere. Ciò ha fatto slittare l’inizio della raccolta a metà mese, invece che nella prima settimana di settembre, quando la regione entra normalmente in produzione.

Il Wisconsin va ad aggiungersi a un buon raccolto proveniente da regioni come il Nord-Ovest, anch’esse caratterizzate da ottime rese e buoni volumi per tutte le dimensioni. “Penso che il raccolto nazionale sarà complessivamente ottimo dal punto di vista della qualità. Tutto si sta dimensionando meglio del previsto”, afferma lo spedizioniere.

Per quanto riguarda la domanda, continua a essere costante. “I consumatori acquistano costantemente cipolle durante tutto l’anno”, afferma lo spedizioniere. Allo stesso tempo, la domanda dei clienti per i bulbi di produzione locale, unita alle festività in arrivo, contribuirà ad aumentare la domanda.

Tutto questo fa sì che i prezzi siano equi, anche se in questo momento sono leggermente più alti rispetto all’anno scorso. Si prevede che la situazione si ridurrà tra circa un mese.

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Data di pubblicazione: lun 25 set 2023
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