Grafico che illustra la curva di ritenzione idrica del suolo
CURVA DI RITENZIONE IDRICA

Quando parliamo di substrato di coltivazione dovremmo, prima di parlare, sapere di cosa stiamo parlando… Nella scelta del substrato non dovremmo soffermaci tanto sulla sua composizione che certo, è importante, ma dovremmo valutare soprattutto le sue caratteristiche idrologiche:
1) ACQUA DISPONIBILE
2) ACQUA FACILMENTE DISPONIBILE
3) ACQUA DI RISERVA
4) ACQUA NON DISPONIBILE
In conclusione la CURVA DI RITENZIONE IDRICA
Chiedere ai produttori di substrato le percentuali di cui esso si compone (torba, perlite, cocco, ecc) non ha senso, ha senso sapere il SERBATOIO, la RISERVA e la ZAVORRA dello stesso.
Confrontando analiticamente due substrati molto distanti in termini di materiale utilizzato, si sfatano dei falsi miti:
1) il substrato più drenante ha in realtà una maggiore quantità di acqua disponibile (ha un maggiore serbatoio)
2) il substrato più drenante ha una minore quantità di acqua non disponibile (ha una minora zavorra)

In conclusione il substrato più drenante che agli occhi dei più (dei profani e tuttologi) sgronda troppo, in realtà tiene l’acqua al pari di quello poco drenante, solo che avendo una maggiore capacità per l’aria è quindi una minore quantità di acqua non disponibile non manderà mai le piante in ipossia radicale e quindi in sicure malattie telluriche.
Fonte: https://www.linkedin.com/posts/nicola-lazzaro-gullo-2119a356_quando-parliamo-di-subastrato-di-coltivazione-activity-7138587100475547648-V2DO/?utm_source=share&utm_medium=member_android