Trovare strumenti ottimali per la valutazione ⚖️🌱 della salute del suolo
📚 Esiste un consenso scientifico comune sul fatto che la qualità del suolo debba essere valutata combinando parametri che si riferiscono sia al livello fisico-chimico che a quello biologico.
🛠️ Un metodo ottimale di valutazione della qualità del suolo dovrebbe essere caratterizzato da:
– buona flessibilità,
– rappresentazione della diversità delle relazioni pianta-microbioma e altre interazioni biotiche,
– elevata sensibilità per rilevare i cambiamenti nelle funzioni del suolo, nella gestione e negli effetti climatici,
– un’adeguata comparabilità tra i siti.
🌾 Gli indicatori fitosanitari correlati alle caratteristiche del suolo includono:
-> capacità fotosintetica,
-> disponibilità di macro e microelementi,
-> esposizione agli agenti patogeni del suolo,
-> resistenza allo stress,
-> presenza di sostanze inquinanti.
🦠 I microbiomi del suolo possono influenzare direttamente la qualità del suolo attraverso la loro capacità di rilasciare sostanze polimeriche extracellulari (EPS), che migliorano l’aggregazione delle particelle del suolo e aiutano a trattenere l’umidità. L’attività del microbioma ha anche una serie di effetti indiretti positivi sulla salute del suolo.
💡 La presenza o l’assenza di alcuni specifici taxa batterici nel suolo può determinare la particolare influenza sulla disponibilità di nutrienti e l’effetto benefico sulla tolleranza delle piante contro gli stress biotici e abiotici.
🔎 Specifici consorzi microbici possono essere applicati nella pratica agricola per facilitare il ciclo dei nutrienti e sbloccare il potenziale di rendimento delle colture. Le formule bilanciate che includono inoculanti ricchi di batteri, come quelli inclusi nel portafoglio di biofertilizzanti di Asfertglobal, hanno dimostrato di migliorare la disponibilità di nutrienti nel suolo e aumentare naturalmente le prestazioni dei campi coltivati.
📷 Immagine: indicatori fitosanitari come proxy della qualità del suolo (fonte di informazione e crediti: Giovannetti et al. 2023; DOI: 10.3389/fpls.2022.1082752).
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