Tagli ai pagamenti diretti per chi non rispetta le regole su contratti e sicurezza. Nuovo regime operativo già da quest’anno

Nel nuovo percorso intrapreso dall’Europa, la strategia Farm to Fork mira a rendere più sostenibile l’intera filiera agroalimentare secondo i parametri ambientali, sociali ed etici.

La sostenibilità sociale è molto sentita nella filiera agroalimentare; il lavoro realizzato nei vari passaggi, dalla produzione agricola al consumatore finale, deve conformarsi a regole etiche e di tutela degli operatori coinvolti, per evitare l’intermediazione illecita (caporalato) e lo sfruttamento economico e sociale sui campi.

L’Effat (European Federation of Food, Agriculture and Tourism Unions) ha sempre evidenziato che, anche in Europa, esiste una situazione diffusa di sfruttamento dei lavoratori stagionali impiegati nel settore agricolo: circa 4 milioni di lavoratori operano senza documenti e in condizioni di lavoro deplorevoli, privi dei minimi requisiti igienico-sanitari, di condizioni di vita dignitose e di dispositivi di sicurezza per la salute.

In questa situazione, drammatica per molti lavoratori della terra, la Pac continua a erogare sovvenzioni a imprenditori che non rispettano le condizioni poste nei contratti di lavoro e le normative sulla sicurezza igienico-sanitaria.

Nella programmazione 2023-2027, la Pac ha mantenuto un ruolo importante, sia politico che finanziario, anche grazie al sostegno dei sindacati dei lavoratori. Questi ultimi hanno apprezzato che, per la prima volta, sia stata riconosciuta la “condizionalità sociale” nella Pac, con l’obiettivo della tutela dei diritti dei lavoratori mediante sanzioni che colpiscono i beneficiari dei pagamenti diretti non rispettosi dei contratti collettivi, della legislazione sociale e del diritto del lavoro. Del resto le cifre dell’illegalità nelle campagne italiane non sono da sottovalutare.

Il ruolo di Agea e le sanzioni

Le suddette autorità forniscono ad Agea coordinamento, titolare delle convenzioni con le medesime autorità, le loro informazioni disponibili riguardanti le violazioni rilevate nel corso degli accertamenti da esse svolti sulle imprese agricole, nell’ambito delle ordinarie attività di verifica e controllo per quanto di rispettiva competenza istituzionale.

Agea metterà poi a disposizione agli Organismi pagatori, le informazioni ricevute, utili all’attuazione della condizionalità sociale, al fine di attuare il meccanismo sanzionatorio di riduzione degli aiuti Pac nei riguardi dei beneficiari, a carico dei quali siano state accertate delle violazioni.

Tale sistema porterà a forme di riduzione dell’importo dell’aiuto del sostegno da riconoscere alle aziende agricole. Relativamente alle violazioni, il decreto prevede alcuni importanti criteri quali l’intenzionalità dell’inosservanza contestata; la violazione manifesta (tenuto conto del grado di chiarezza e precisione delle norme violate); la inescusabilità dell’errore di diritto e della gravità dell’inosservanza; la definitività dell’inosservanza constatata; l’adempimento (nei tempi dati dalle autorità dopo la contestazione) alla norma violata attuativa della condizionalità sociale o la sentenza passata in giudicato che definisca l’eventuale giudizio.

Per il funzionamento dei flussi e l’applicazione delle sanzioni (che scatteranno solo quando le violazioni saranno accertate in via definitiva), saranno stipulate convenzioni, a livello nazionale, tra Agea e le autorità competenti (Ispettorato Lavoro, Vigili del Fuoco, Sanità).

Mentre scriviamo non si conoscono ancora le sanzioni amministrative che saranno esplicitate tramite un provvedimento ministeriale che dovrebbe arrivare entro la metà di febbraio. Si parla di tagli ai contributi diretti che potranno andare dal 15 al 100% del totale, a seconda della gravità della violazione.

I punti salienti della riforma

• Ue: attuazione volontaria nel 2023, obbligatoria nel 2025.

• Italia: attuazione obbligatoria nel 2023.

• Rispetto delle norme fondamentali relative alle condizioni di lavoro e di occupazione dei lavoratori agricoli e alla sicurezza e salute sul lavoro da parte dei beneficiari dei pagamenti diretti.

• Applicazione di sanzioni proporzionate, efficaci e dissuasive per gli agricoltori che non rispettano i requisiti.

• Clausola di valutazione del sistema tramite uno studio da realizzare dopo due anni dall’inizio dell’applicazione della condizionalità sociale.

• Le violazioni in materia di occupazione e legislazione sociale costituiscono una condizionalità per gli agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti.

• Base normativa:

– Art. 14, Reg. Ue 2021/2115

– Piano Strategico Pac

– Decreto Interministeriale dell’11 novembre 2022 “Disciplina del regime di condizionalità sociale ai sensi dei Regolamenti (Ue) 2021/2115 e 2021/2116”.

Di Simone MartarelloGiuseppe Francesco SportelliMassimo Mazzanti e Giorgio Specchia9 Gennaio 2023

https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/il-lavoro-entra-nella-pac/#:~:text=Ue%202021%2F2115).,e%20la%20sicurezza%20sul%20lavoro.

Scopi della condizionalità

Attraverso la condizionalità gli agricoltori sono incoraggiati a rispettare i livelli elevati previsti dall’UE per quanto riguarda la salute e il benessere dei cittadini, delle piante e degli animali. La condizionalità svolge un ruolo importante nel rendere più sostenibile l’agricoltura europea.

Cos’è la condizionalità

Gli agricoltori devono rispettare una serie di norme di base per ottenere il sostegno dell’UE al reddito. L’interazione tra il rispetto delle norme e il sostegno fornito agli agricoltori prende il nome di condizionalità.

Tra le norme che gli agricoltori dovrebbero rispettare figurano:

  • criteri di gestione obbligatori, si applicano a tutti gli agricoltori, che ricevano o meno sostegno nel quadro della politica agricola comune (PAC);
  • buone condizioni agronomiche e ambientali, si applicano solo agli agricoltori che ricevono sostegno nel quadro della PAC.

Gli agricoltori che violano il diritto dell’UE in materia di ambiente, salute pubblica e degli animali, benessere degli animali o gestione dei terreni si vedranno ridurre il sostegno dell’UE e potrebbero incorrere in altre sanzioni.

Criteri di gestione obbligatori

Tutti gli agricoltori, che ricevano o meno un sostegno della PAC, devono rispettare i criteri di gestione obbligatori (CGO).

I CGO comprendono norme dell’UE in materia di salute dei cittadini, degli animali e delle piante; il benessere degli animali; e l’ambiente.

Salute pubblica, degli animali e delle piante