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In una sorprendente dimostrazione di unità, un gruppo di 14 senatori statunitensi ha scritto una lettera ai capi del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), esprimendo una veemente opposizione alla potenziale riclassificazione delle patate come cereali, e non come verdura, nelle prossime Linee guida dietetiche per gli americani (DGA) 2025-2030.

La lettera, indirizzata ai segretari Tom Vilsack e Xavier Becerra, delinea una solida difesa dello status di verdura della patata.

“La giustificazione scientifica dietro l’affermazione che le patate non sono verdure non è forte”, sostengono i senatori, sottolineando i “benefici nutrizionali documentati delle patate”. Questa mossa arriva in un momento in cui circolano notizie di stampa che suggeriscono un cambiamento epocale nella categorizzazione di questo alimento base da parte dei DGA.

Le patate sono diverse dai cereali

Storicamente, l’USDA ha sempre classificato la patata come verdura. I senatori sottolineano questo punto evidenziando le caratteristiche orticole e nutrizionali che distinguono le patate dai cereali. Citando i sostanziali contributi delle patate in termini di potassio, calcio, vitamina C, vitamina B6 e fibre, la lettera afferma: “Una patata mediamente cotta contiene il 15% del valore giornaliero raccomandato di fibre alimentari, il 27% del valore giornaliero raccomandato per la vitamina B6 e il 28% del valore giornaliero raccomandato di vitamina C”.

La lettera rileva inoltre che le patate contengono più potassio delle banane, un frutto rinomato per il suo alto contenuto di potassio.

Conseguenze di vasta portata della riclassificazione

I senatori esprimono preoccupazione sul fatto che la riclassificazione delle patate come cereali potrebbe avere conseguenze di vasta portata, portando a confusione nei consumatori, interruzioni nella vendita al dettaglio e nei ristoranti e impatti sui coltivatori e sull’intera catena di approvvigionamento. Inoltre, sostengono che un tale cambiamento potrebbe influire negativamente sui programmi nutrizionali federali, che si basano sulla guida delle DGA. Le scuole, già alle prese con il rispetto delle raccomandazioni sul consumo di verdure a prezzi accessibili, sarebbero particolarmente colpite, poiché le patate spesso rappresentano l’opzione vegetale più conveniente.

La lettera fa anche riferimento a uno studio del 2013 della National Library of Medicine intitolato “White Potatoes, Human Health, and Dietary Guidance”, che sostiene l’inclusione delle patate nel gruppo delle verdure a causa del loro contributo nutritivo fondamentale. “Non ha alcun senso che i vostri dipartimenti riclassifichino le patate come cereali”, affermano con fermezza i senatori.

La classificazione attuale deve essere mantenuta

In conclusione, il gruppo di senatori esorta l’USDA e l’HHS a mantenere l’attuale classificazione delle patate come verdure e a fornire tempestivamente un aggiornamento su questo tema, data la tempistica che si avvicina rapidamente per i nuovi DGA.

Questo dibattito non riguarda solo l’umile patata; tocca questioni più ampie relative alle linee guida nutrizionali, ai programmi alimentari federali e alle implicazioni economiche per una serie di parti interessate. Mentre l’USDA e l’HHS valutano i prossimi passi, la patata rimane al centro di una discussione sulle linee guida dietetiche complessa e potenzialmente trasformativa.

Fonte: Senato degli Stati Uniti. Leggi la lettera originale del senatore qui
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Foto: credito James Hills da Pixabay

https://www.potatonewstoday.com/2024/03/30/senators-rally-to-defend-the-potatos-vegetable-status-amid-usda-and-hhs-reclassification-debate/