Ok in plenaria del Parlamento Ue, i commenti del mondo agricolo

Il Parlamento europeo ha adottato mercoledì 7 febbraio 2024 il suo mandato per i negoziati con i governi Ue sulla proposta della Commissione relativa alle nuove tecniche di evoluzione assistita (Tea o, in inglese, Ngt) con 307 voti favorevoli, 263 contrari e 41 astensioni. L’obiettivo delle norme è rendere il sistema alimentare più sostenibile e resiliente sviluppando varietà vegetali migliorate, che siano resistenti al cambiamento climatico e ai parassiti e che diano rese più elevate o che richiedano meno fertilizzanti e fitofarmaci. Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri sulla legge finale.

Attualmente, tutte le piante ottenute con le Ngt sono soggette alle stesse regole degli organismi geneticamente modificati (Ogm). I deputati hanno sostenuto la proposta di prevedere due diverse categorie e due normative distinte. Quelle considerate prodotte con modifiche genetiche equivalenti a quelle delle piante convenzionali (piante Ngt di categoria 1) sarebbero esentate dalla maggior parte dei requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione Ue sugli Ogm, requisiti che invece si applicherebbero alle piante Ngt di categoria 2. I deputati hanno voluto invece mantenere l’etichettatura obbligatoria dei prodotti derivati dalle piante sia Ngt 1 che Ngt 2.

I deputati hanno concordato, inoltre, sul fatto che tutte le piante Ngt dovrebbero continuare a essere vietate nella produzione biologica, in quanto la loro compatibilità richiede un esame più approfondito. I deputati hanno chiesto poi alla Commissione di presentare una relazione sulla percezione delle nuove tecniche da parte di consumatori e produttori, sette anni dopo l’entrata in vigore.

NGT (nuove tecniche genomiche) per sostenere la transizione verde degli agricoltori

Piante NGT 1
Per quanto riguarda le piante Ngt di categoria 1, i deputati hanno voluto emendare l’entità e il numero di modifiche genetiche necessarie affinché una pianta Ngt sia considerata equivalente a una pianta ottenuta con tecniche convenzionali. Per garantire trasparenza, i deputati hanno concordato sulla necessità di creare un elenco pubblico online di tutte le piante Ngt 1.

Piante NGT 2
Per le piante di categoria Ngt 2, i deputati hanno voluto mantenere la maggior parte dei requisiti della legislazione sugli Ogm, che è tra le più rigorose al mondo, tra cui la procedura di autorizzazione. Per incentivarne la diffusione, i deputati hanno proposto di accelerare la procedura di valutazione del rischio per quelle piante Ngt 2 che dovrebbero contribuire a un sistema agroalimentare più sostenibile, sottolineando che il cosiddetto principio di precauzione va comunque rispettato.

Divieto totale di brevetto per le piante NGT
I deputati hanno voluto il divieto assoluto di brevettare le piante Ngt (entrambe le categorie), il materiale vegetale, le loro parti, le informazioni genetiche e le caratteristiche dei processi in esse contenute, per evitare incertezze giuridiche, aumento dei costi e nuove dipendenze per agricoltori e allevatori. Hanno chiesto, inoltre, entro giugno 2025, una relazione che analizzi l’impatto dei brevetti sull’accesso dei selezionatori e degli agricoltori a vario materiale riproduttivo vegetale, e una proposta legislativa per aggiornare di conseguenza le norme Ue in materia di diritti di proprietà intellettuale.

Schema DNA per rappresentare NGT
LOGO CONFAGRICOLTURA

Confagricoltura e Cia: accelerare per arrivare all’intesa finale entro fine legislatura
“Resta ora pochissimo tempo a disposizione per definire l’orientamento generale del Consiglio e avviare il trilogo in vista dell’intesa finale. Ricordiamo che l’Italia si è già portata avanti autorizzando formalmente la sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita. Il via libera dell’Eurocamera alle Ngt è una conferma della validità delle posizioni da sempre sostenute a favore della scienza e della ricerca: il voto in plenaria riconosce l’importanza di fornire agli agricoltori gli strumenti necessari per garantire la capacità produttiva e conseguire gli obiettivi di sostenibilità”.

“Le Ngt, infatti, sono in grado di assicurare un fondamentale contributo per contrastare le conseguenze del cambiamento climatico – sottolinea Confagricoltura – consentono di salvaguardare il potenziale produttivo, limitando allo stesso tempo la pressione sulle risorse naturali e il ricorso alla chimica”. Confagricoltura confida ora in un’azione diplomatica del ministro Lollobrigida nell’ambito del Consiglio agricoltura Ue per arrivare all’approvazione, prima della scadenza dell’attuale legislatura.

LOGO CIA ngt

E su quest’ultimo punto concorda anche Cia-Agricoltori Italiani. “Si acceleri, ora, l’iter con la posizione del Consiglio per iniziare il trilogo e arrivare a un’intesa finale prima dello scadere della legislatura. In ballo c’è la salute del pianeta, del patrimonio paesaggistico e della biodiversità, la sicurezza alimentare globale già pesantemente compromessa. Per lottare contro il cambiamento climatico non possono bastare la lotta biologica e integrata, l’agricoltura di precisione e il biocontrollo, servono nuove tecniche di miglioramento genetico e, soprattutto, servono adesso”. Così Cristiano Fini, presidente di Cia. “Le nuove biotecnologie non Ogm rappresentano un’alternativa all’uso dei fitofarmaci e sono lo strumento principale per costruire nel prossimo futuro un’agricoltura sempre più sostenibile”.

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Assosementi: innovazione e sostenibilità saranno presto al centro dell’agricoltura europea
“Siamo soddisfatti di questo voto, che riconosce l’importanza di tali strumenti e apre finalmente la strada a un quadro normativo più corretto e fondato su solide basi scientifiche, ha dichiarato Alberto Lipparini, direttore di Assosementi. “Grazie a questi metodi di miglioramento genetico il settore sementiero potrà rispondere alle aspettative del mondo produttivo riducendo significativamente i tempi necessari per la selezione di nuove varietà, in grado di salvaguardare l’ambiente e aumentare la resilienza delle nostre produzioni anche in presenza di fenomeni climatici avversi”.

“La proposta votata oggi necessita di successive valutazioni su alcuni temi di rilievo, come l’etichettatura e la proprietà intellettuale. Nonostante ciò, è importante che l’iter non subisca rallentamenti. Auspichiamo quindi che il Consiglio, l’altro organo coinvolto nel processo decisionale, possa garantire una approvazione tempestiva, per consentire all’Europa di non perdere l’opportunità di beneficiare di tutto il potenziale dell’innovazione” ha concluso Lipparini.

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Cibo per la Mente: importante passo avanti per il futuro dell’agricoltura italiana ed europea
“Si tratta di un importante passo avanti per il nostro settore. Gli agricoltori italiani ed europei possono guardare con fiducia al futuro, con la speranza di poter presto contare sulle Tea, preziosi strumenti innovativi per superare le sfide climatiche e fitosanitarie”. Questo il commento di Clara Fossato, portavoce di Cibo per la Mente, il coordinamento di 15 associazioni della filiera agroalimentare italiana per l’innovazione in agricoltura.

“Il risultato raggiunto oggi è frutto del lavoro di squadra e per questo ringraziamo tutti i rappresentanti delle istituzioni che in questi mesi ci hanno supportato in questo percorso. Il voto del Parlamento europeo ha abbracciato l’approccio scientifico e conferma il valore aggiunto che le Tea possono garantire per una produzione più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Auspichiamo ora che il dialogo tra gli Stati membri porti a risultati rapidi e positivi e che il Consiglio europeo possa confermare la posizione espressa dal Parlamento”, ha aggiunto Fossato.

“Dotarsi di sementi più resistenti alle malattie, allo stress idrico e con migliori contenuti nutrizionali è una necessità per il nostro settore. Ora ci aspettiamo che anche i ricercatori italiani possano contribuire a questa rivoluzione e riprendere l’attività di sperimentazione in campo, al fine di garantire ai nostri agricoltori il supporto dell’innovazione”, ha concluso Fossato.

Fonte: https://www.freshplaza.it/article/9599413/nuove-tecniche-genomiche-per-sostenere-la-transizione-verde-degli-agricoltori/?utm_medium=email